Comunità educativa residenziale Giulia

La comunità alloggio è un servizio residenziale, una casa, dove vengono inseriti bambini e ragazzi di età compresa tra i 11 e i 17 anni che presentano problematiche di tipo psico-sociale e che diviene la loro dimora abituale per un periodo temporaneo (breve, medio, lungo).

La Comunità Educativa Residenziale GIULIA è un servizio residenziale attivo 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno. La sua capacità di accoglienza è di 9 ospiti più 2 in accoglienza diurna.

Nella Comunità Giulia vengono inseriti bambini e ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 17 anni (in alcune situazione la prosecuzione dell’intervento è prevista fino ai 21 anni) ed essa diviene la loro dimora abituale per un periodo temporaneo (breve, medio, lungo) che varia dai tre mesi ai due anni a seconda delle specificità dei singoli progetti. Alla scadenza di due anni il progetto deve arrivare a compimento e, a seconda degli esiti, questo può, eventualmente, essere ridefinito con nuovi obiettivi.

Destinatari

La comunità accoglie minori che presentano problematiche di natura tipo psico-sociale.
La Comunità GIULIA è particolarmente indicata in casi in cui si può presupporre la difficoltà di inserimento in ambito condominiale. Possono essere inseriti in comunità tutti i minori nel rispetto delle diversità: di razza, sesso, religione, politica, economica, sociale, etc.

Non si pratica alcuna “scelta” o selezione rispetto agli inserimenti; la priorità d’ingresso è definita dal maggior bisogno del minore richiedente (attraverso il Servizio Sociale) e dalla valutazione d’équipe rispetto alla compatibilità dell’inserimento con il gruppo di ospiti preesistente in comunità.

Progetto educativo

Dall’esperienza di questi anni è maturata una riflessione rispetto all’importanza della progettazione partecipata come fondamentale predittore di efficacia degli interventi.

La residenzialità permette di rispondere ad esigenze di continuità e di osservazione e dà la possibilità di progettare programmi che permettono di incidere e modificare quegli aspetti collegati al suo disagio.
Inoltre l’ambiente comunità è caratterizzato dalla presenza efficace di operatori educativi che condividono necessità e bisogni sia all’interno della comunità sia nei rapporti con il territorio.

La comunità promuove una migliore qualità della vita e favorisce il raggiungimento delle autonomie in un clima di tolleranza ma anche di chiarezza delle regole e dei confini relazionali.
Nella praticità del lavoro educativo risulta essere efficace, come riferimento educativo generale, un modello di sintesi che tiene conto sia degli aspetti relazionali (approccio relazionale), sia del contesto e dell’ambiente familiare del minore (approccio proattivo), sia del quadro trasversale di tutti i sistemi: famiglia, scuola, organizzazioni informali, di cui il bambino/ragazzo è parte (approccio partecipativo).
L’approccio ai minori è centrato sulla reciprocità e sull’alterità.

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